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DRESS CODE: SI O NO?

DRESS CODE: SI O NO?

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Ogni fashionista che si rispetti a distanza di una settimana dalla Notte degli Oscar conoscerà a memoria “chi ha indossato chi”. Ma in questi giorni, esauriti i commenti sulle meglio vestite, si sono accesi i riflettori su Jenny Beavan, la donna che ha vinto la statuetta come migliore costumista per “Mad Max”. Jenny è andata a ritirare il suo premio in pantaloni casual, collana etnica e chiodo di pelle. Attorno a lei, qualche debole applauso, qualche risatina e soprattutto una cortina di gelo.  E non serve tirare in ballo Enzo Miccio e Carla Gozzi per urlare “ma come ti vesti??”: il concetto era perfettamente chiaro negli sguardi di chi è stato inquadrato in quel momento (tipo il regista Inarritu, tanto per non fare nomi). Probabilmente tutti hanno pensato la stessa cosa: alla cerimonia degli Oscar conciati così non ci si presenta neppure sotto tortura. La risposta che la donna ha dato in una intervista a Hollywood Reporter, però, ha ribaltato le carte in tavola. “La mia è stata una scelta deliberata” ha sottolineato Jenny. “Sono inglese e ho un carattere un po ribelle. Ma la verità è un’altra. Mi vedi? Sono bassa e sono grassa. Mi sarei sentita ridicola infagottata in un abito da sera. Il mio outfit voleva essere un omaggio a Mad Max. Ho pensato se non puoi batterli, o se non riesci ad unirti a loro, allora perché non provare a fare qualcosa di divertente?

Chapeau. Un inno all’essere se stesse e a non farsi ingabbiare dalle convenzioni. A parer mio, una vera lezione di stile in un mondo che ci vuole tutti omologati. Ma poi, riflettendoci ancora, è stato inevitabile chiedermi: quindi, l’abito fa il monaco oppure no? Esistono regole di stile che non si possono infrangere, tipo il dress code per una cerimonia di premiazione (ma anche, perchè no, per un colloquio di lavoro o una visita ai suoceri) oppure ormai la moda è talmente fuori dalle regole che tutto è concesso? Un abito Chanel rende bellissima e di classe qualsiasi Cenerentola o viceversa viene valorizzato solo se a portarlo è una con il carattere e il piglio giusto? E ancora: se Jenny si fosse messa un abito da gran sera ma con il suo fisico fosse comunque apparsa poco attraente, non sarebbe stata criticata lo stesso – in un mondo dove dobbiamo essere tutti alti magri e biondi e chi non lo è viene comunque additato anche se si infila in un abito Dior? Quindi, alla fine della fiera (degli Oscar), Jenny ha fatto bene o no?

Giro a voi queste domande. sono curiosissima di conoscere il vostro parere e, perchè no, magari di confrontarmi con opinioni diverse dalle mie e creare un bel dibattito.

 

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Guarda Commenti (12)
  • Guarda io credo che quantomeno per rispetto un certo dress code in certe occasioni andrebbe rispettato.
    Insomma io non credo che a nessuno farebbe piacere se al proprio matrimonio, per es, si presentasse un’ospite vestita così, no?
    Non è solo una questione di come si appare è un segno di rispetto verso chi organizza l’evento e vorrebbe che avesse un certo tenore…
    Oltretutto lei è pure una costumista, mica dico che doveva mettersi in Elie Saab, ma un’abito un pò più adatto all’occasione secondo me avrebbe potuto trovarlo senza grosse difficoltà. 😉
    Baci!
    S
    http://s-fashion-avenue.blogspot.it/

    • sai che quest’estate al matrimonio di mia sorella c’era una in jeans strappati e l’ho pensata proprio come te? anche se in questo caso di jenny ammetto che il concetto mi sembra meno “grave” perchè fatto con un chiaro intento, invece al matrimonio dove non sei nessuno fai solo brutta figura 😉

  • Questa donna è un mito!
    E’ stata fichissima ad andare agli Oscar e “spettinare” tutti i parrucconi impomatati di Hollywood.
    La sua è stata una provocazione molto intelligente, soprattutto perché si trattava di una cerimonia di premiazione del più grande concorso cinematografico al mondo.
    Intendiamoci: il dress code è bene che sia rispettato in certe situazioni “solenni” (per intenderci, una persona che si presenti ad un funerale vestita di rosso… ecco, anche no – se te lo stai chiedendo si, è successo nella mia famiglia).
    Ma la notte degli Oscar è da sempre una vetrina per far passare messaggi e provocazioni di tutti i tipi (Patricia Arquette che fa la sua tirata sul ruolo delle donne alla cerimonia del 2015 o Leonardo Di Caprio in difesa dell’ambiente quest’anno, tanto per non andare lontani). E quindi, quale migliore occasione per dire che non siamo tutte delle gran figaccione con uno stacco di coscia sensazionale?
    Onestamente io preferisco lei a certe donne grottesche nel loro tentativo di sembrare sempre bellissime e in formissima, perché sono loro che hanno creato la nostra schiavitù quotidiana della donna sempre impeccabile con trucco, parrucco, unghia ricostruita, gamba liscissima e chi più ne ha più ne metta.
    Io dico si 🙂

    • io la vedo come te. ha dato una bella lezione a quelle/i che ci vogliono sempre tutte in super tiro anche solo per rivolgerci la parola. alla fine mica ero un concorso di bellezza, in teoria si premia il talento e quello non passa (o meglio, non dovrebbe passare) attraverso il look!

  • Wow…bella riflessione che poi può tramutarsi anche nel sempre vivo dilemma dell’essere e dell’apparire.
    Ha avuto molto coraggio,io forse non mi sarei sentita a mio agio…ma non perchè sia necessaria un’omologazione al dress code ;ma perchè penso che sia necessario un certo outfit in base all’occasione anche per quella più banale.Educazione,rispetto per il luogo e l’evento.
    Però ammiro molto chi riesce ad uscire fuori dagli schemi…
    un bacione
    Ale
    http://alespinkfairytale.blogspot.it/

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