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ISTANBUL – FIRST DAY

ISTANBUL – FIRST DAY

 

Non posso cambiare la direzione del vento,
ma posso aggiustare le vele
per raggiungere sempre la mia destinazione.
Seconda volta a Istanbul. Dedicata a scoprirne i lati più nascosti, ad assaporarne i tratti meno noti, a girare per i vicoli più stretti, a scrutare le persone e a immagazzinare gli odori di spezie che a casa ti mancheranno.Anche le foto non si concentrano sui monumenti ma cercano di cogliere i dettagli da portare a casa e nel cuore al ritorno.
Il primo giorno inizia lento dopo la serata di ieri che ci ha permesso di apprezzare la cucina turca, nonchè il suo vino e i suoi locali fino alle sei del mattino. Quindi risveglio lento e passeggiata fino al mare (per fortuna la strada è in discesa), dove senza averlo programmato ci imbattiamo nella Istanbul Modern, che decidiamo di visitare dopo un pranzo a base di kebab e un giro nella Moschea a fianco. Qui, essendo una delle Moschee minori, non ci sono turisti e io devo indossare un abito lungo e coprirmi più possibile per poter entrare. Comunque bellissima. Il museo di arte moderna invece è spettacolare, purtroppo non si possono fare foto quindi acquistiamo cartoline e cataloghi. L’opera più bella in assoluto è un’installazione  formata da decine e decine di libri appesi, tu ci cammini sotto e rifletti sul peso e il senso della cultura ai giorni nostri: incredibile.
Molto belli anche i dipinti e alcune serie di foto di artiste turche che, devo ammettere, non conoscevo.
Una volta usciti dal museo, il desiderio era andare allo stadio a vedere dal vivo una partita, ma i tempi stringono, nessuno parla bene inglese e le indicazioni scarseggiano.
Quindi salto in ostello e rilassante e rifocillante cena dove spendiamo decisamente meno di ieri ma mangiamo altrettanto bene.  In definitiva una prima giornata ricca di arte, cultura e fascino, dove abbiamo visto una città diversa, attenta anche all’arte contemporanea e ad aprirsi al futuro. Concludiamo in bellezza con una birra fresca sul nostro balcone, da cui si vedono le viuzze sottostanti in pieno fermento, nonostante l’ora tarda… questa città non dorme mai, sembra di stare a New York!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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