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WHERE I LEFT A PIECE OF MY HEART: “FARE GLI ITALIANI”

WHERE I LEFT A PIECE OF MY HEART: “FARE GLI ITALIANI”

 

“Credo che questo posto mi abbia dato tanto quanto mi ha tolto. (…)
Dipende da quale punto di vista lo guardo”
cit. Grey’s Anatomy
Quando mesi fa ho scritto QUESTO POST, tra i miei vari luoghi del cuore ho accennato al posto in cui lavoravo in quel momento, le Officine Grandi Riparazioni, senza però specificare alcun dettaglio. Invece adesso che quel posto sta chiudendo i battenti (speriamo solo temporaneamente) voglio farvi vedere in che meraviglioso contesto (la grandiosa mostra storica “Fare gli Italiani”) ho avuto il privilegio di lavorare (e vivere) per un anno. Sì, vivere, considerando il numero di ore quotidiane trascorse tra quelle mura e soprattutto il legame affettivo che mi faceva percepire le OGR come una seconda casa. Sempre, in qualunque momento. Proprio come in una casa, qui ho mangiato, letto, incontrato persone, stretto amicizie, litigato, festeggiato, combattuto con le infiltrazioni d’acqua piovana, imparato cose nuove, avuto la febbre, persino dormito (solo una volta unn po’ di abbiocco in pausa su un divanetto in giardino, giuro! 😉
Non sempre questo posto ha ricambiato il mio amore incondizionato, anzi, ma alla fine, se scelgo il giusto punto di vista, posso davvero dire che qui ho perso tutto ma ho anche avuto molto e soprattutto è da qui che ho ricominciato. A vivere, appunto.PS: colonna sonora del post: http://www.youtube.com/watch?v=ACzCc5Ye8uQ
Perchè è quella con cui l’ho scritto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E voi avete avuto la fortuna di visitare “Fare gli taliani”?

 

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