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INSTA CAMBOGIA (E QUALCHE APPUNTO DI VIAGGIO)

INSTA CAMBOGIA (E QUALCHE APPUNTO DI VIAGGIO)

La Cambogia è uno dei posti al mondo che mi hanno lasciata più perplessa. Nello specifico, parlo della zona di Siem Reap e Angkor perchè avendo solo pochi giorni a disposizione mi sono concentrata sulle meraviglie archeologiche per cui questa paese è famoso in tutto mondo. E con ragione: Angkor è uno dei posti che più mi ha colpito in tutta la mia vita e i miei viaggi, è un luogo davvero davvero incredibile. Ti lascia senza fiato da quanto è bello. Templi straordinari – in stato di conservazione spesso eccellente – sparsi nella giungla: da vedere assolutamente. Allo stesso tempo però tutto quello che ruota attorno a questo vastissimo complesso di templi mi ha lasciata a dir poco basita. Infatti, pur essendo già stata in Asia ed essendo preparata agli “usi e costumi” dei luoghi molto turistici, qui sono davvero esagerati. Spremono il turista come un limone ma a differenza della Thailandia non lo fanno sempre con il sorriso, anzi a volte ti prendono a male parole se, per esempio, rifiuti il loro tuk tuk. Ogni scusa è buona per truffarti o per chiederti altri soldi rispetto a quello che si era pattuito all’inizio. E poi se in Thailandia per esempio fanno un po’ la cresta sul costo del taxi o della cena, per noi occidentali sono comunque sempre prezzi irrisori, o comunque ragionevoli. Qui no. Qui ti chiedono 22 dollari per un giro in barca di mezz’ora in mezzo ai villaggi galleggianti, villaggi che si rivelano essere una manciata di case con annessa scuola che loro fingono essere un orfanotrofio per chiederti altri soldi e con una “farm dei coccodrilli” che si rivela una barca con sopra una gabbia dove dei poveri coccodrilli ammassati agonizzano sotto al sole, con di fronte il negozio di borsette! Ho immediatamente detto al barcaiolo di tornare a riva e me ne sono andata arrabbiata, ma poi ho pensato che in fondo se lo fanno è perchè qualcuno che lo apprezza c’è. E allora mi sono chiesta che razza di turisti incontrino queste persone quotidianamente e un pochino di più li ho capiti. Un pochino. 

So che sono poverissimi e hanno avuto una storia costellata di violenze e soprusi, ma anche in India gran parte della gente è poverissima ma non ho mai visto un atteggiamento del genere. Qui questa perenne sensazione di trovarsi in un bazar dell’umanità è strisciante ma infida, ti si appiccica addosso e ti fa davvero venir voglia di andare via… ed è un gran peccato, perchè se incontri le persone giuste invece la Cambogia è una terra interessantissima, con tanto da offrire anche a livello umano. Insomma, oltre Angkor c’è molto di più, ma trovarlo è parecchio difficile se non si è viaggiatori più che consapevoli, pazienti e smaliziati, capaci di dribblare offerte insistenti e truffe frequenti per riuscire a guardare oltre… Io qualche viaggio nella vita l’ho fatto ma ammetto che qui ho fatto fatica, ti senti costantemente a disagio invece che accolto e non credo sia la strada giusta per un paese che vive essenzialmente di turismo. 

E comunque io l’ultimo giorno dopo questa terribile escursione al “floating village” volevo solo andarmene. Mi aspettavano i templi thailandesi e volevo scrollarmi di dosso prima possibile la sensazione di essere solo una “macchina da soldi”. Ma quando, all’aeroporto di Siem Reap, il mio giovane driver personale (che è stato con me per tutto il tempo e mi ha scorrazzato tra i templi dall’alba al tramonto per 3 giorni) mi ha detto “grazie di avermi dato un lavoro per qualche giorno” io mi sono messa a piangere, l’ho abbracciato e sarei rimasta altri 3 giorni solo per continuare a dargli un lavoro. E in un attimo, poco prima di salire sul mio volo per Bangkok, ho fatto pace con questo paese che mi ha comunque regalato delle emozioni fortissime, nel bene e nel male.

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PS: seguiranno post più dettagliati, con tutte le info pratiche e le foto in alta risoluzione, ma ho pensato fosse giusto partire dal “cosa non mi è piaciuto” perchè, se gli amici mi chiedono del mio viaggio in Cambogia, sono queste le sensazioni preponderanti. E io qui mi sono sempre rivolta ai lettori esattamente come farei se stessi parlando (o scrivendo) ai miei amici.

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Guarda Commenti (17)
  • Hai fatto benissimo a scrivere questo post, io l’ho trovato interessantissimo e mi ha fatto rifelttere, oltre al fatto che se mai andrò ad Angkor (luogo peraltro che avrei sempre voluto vedere fin da quando da piccola giocavo a Tomb raider^^) saprò già cosa aspettarmi!
    E dire che io già mi sono meravigliata quando sono andata in Egitto dove c’erano dei tipi che ti prendevano di peso e ti piazzavano sul cammello per farti fare la foto, e contemporaneamente altri 3 volevano venderti i bilgietti per entrare nella sfinge, farti le foto e venderti souvenir! insomma era una gran confusione e non sapevi a chi dar retta ma alla fine l’atmosfera era leggera e divertente, per fortuna non mi sono mai sentita a disagio come hai descritto tu da nessuna parte, perchè voler che un viaggio finisca al più presto è davvero brutto….
    Baci!
    S
    http://s-fashion-avenue.blogspot.it

  • Hai realizzato degli scatti splendidi in luoghi dove l’archeologia è qualcosa di straordinario. Sono perfetta cornice per la storia umana di questi popoli, che ricordano l’importanza dei valori della vita.
    Un sorriso per il fine settimana.
    ^____^

  • Queste immagini sono fantastiche! Non credo che farei un viaggio in Cambogia, ci sono paesi che ti attirano molto ed altri meno per i motivi che hai detto. Però guardando le foto si sogna, e ci si commuove quando si legge del tuo driver che ha lavorato grazie a te, anche solo per pochi giorni.
    Un abbraccio !! 🙂

    Laura

    http://www.alidipolvere.it

  • La Cambogia non l’avevo mai presa in considerazione fino a non molto tempo fa… ma ultimamente sto vedendo sempre più foto di posti bellissimi, e ora non vedo l’ora di andarci, davvero. Sono rimasta colpita dal “dietro le quinte” però… nessuno (o quasi) parla mai di cosa c’è davvero dietro i luoghi turistici.
    Bell’articolo davvero, interessante. Aspetto gli altri post!

    http://www.sempreinpartenza.it

  • Ci sono cose che sulle guide turistche non troviamo scritte e non ci si aspetta, nenache io pensavo si arrivasse a tanto ma è bello che tu sia riuscita comunque a guardare oltre e con l’ultima parte mi hai anche fatta commuovere! Comunque guardando queste immagini, nonostante l’invadenza di alcuni abitanti, hai fatto un viaggio stupendo 🙂

    Shopping Girls

  • Capisco il tuo stato d’animo e capisco perfettamente la situazione.
    Purtroppo credo sia inevitabile che in questi posti la popolazione si aggrappi al turista come ad una mucca da mungere, e come dici tu, se questo propongono, è perché probabilmente una buona fetta di turisti questo accetta di vedere.
    Mi sono molto emozionata leggendo la scena all’aeroporto.
    Adesso capisco meglio cosa intendevi quando mi hai detto che la Cambogia ti ha lasciata un po’ perplessa.
    Comunque, visto che è un viaggio che mi piacerebbe fare una volta nella vita, prendo nota 🙂

  • Io purtroppo in Cambogia ancora non ci sono stata. Grazie per questo post, io non so cosa aspettarmi da questo paese che mi attira molto però!

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